POLIZZE UNIT LINKED: SERVONO MIXOLOGIST ESPERTI

Bluerating | Settembre 2021

Le Unit Linked, essendo polizze assicurative legate a quote di fondi di investimento riassumono in loro la doppia natura di prodotto assicurativo e di investimento.

Teoricamente sono la panacea per il nostro Paese considerato che i due problemi che affliggono l’Italia e gli italiani sono da un lato il fenomeno della sotto assicurazione e dall’altro l’enorme massa di liquidità di denaro impiantata nei conti correnti.

Le Unit Linked vengono promosse dal mercato enfatizzandone tre vantaggi: 1) la loro impignorabilità e insequestrabilità; 2) la possibilità di nominare come beneficiario un soggetto che non ha il diritto naturale all’eredità; 3) l’esenzione dalle imposte di successione.

Viceversa uno dei maggiori limiti è che molti riconoscono a questi prodotti costi per la gestione del capitale elevati rispetto ai risultati che permettono di ottenere.

Certamente se il costo dovesse essere talmente elevato da annullare o addirittura superare in valore assoluto l’eventuale rendimento positivo atteso dalla componente di investimento e a fronte di ciò non vi fosse alcun vantaggio per il sottoscrittore si tratterebbe di una vera e propria scorrettezza.

Ancora più grave perché perpetrata ai danni di un investitore, come quello italiano, che è tra i meno assicurati e i meno investiti, non solo per scarsa educazione finanziaria e assicurativa ma soprattutto per mancanza di fiducia nei confronti delle banche e delle compagnie.

A ciò si aggiunga che il danno sarebbe enorme non solo a livello del singolo investitore ma anche per l’intera società in quanto minerebbe alla base la possibilità che gli italiani possano essere adeguatamente protetti e i loro soldi adeguatamente gestiti causando un danno anche alle generazioni che verranno.

Certo come in tutte le professioni ci sono professionisti corretti e meno corretti che preferiscono un uovo oggi che una gallina domani, cioè spennare il cliente sperando che non se ne accorga, salvo che poi quando il cliente lo scopre è perso per sempre.

Il vizio delle Unit Linked è correlato alla loro stessa natura, trattandosi di prodotti dentro un prodotto è meglio, per ragioni di costi, comprare direttamente i fondi senza la componente assicurativa, qualora la finalità sia solo investimento; se invece serve valutare in ottica di successione e asse ereditario allora le caratteristiche di una polizza sono certamente valide.

Per poter valutare l’opportunità di mixare una soluzione assicurativa ad una di gestione del risparmio o di proporre due soluzioni indipendenti in purezza è necessario poter contare innanzitutto su un professionista serio ma anche competente.

Al di là della buona fede del proponente, l’elemento centrale è infatti la competenza in campo assicurativo cosa per nulla scontata per un consulente finanziario.

Investimenti e assicurazioni appartengono a due mondi differenti, i primi sono correlati a una componente di rischio, le seconde al contrario ad una di protezione.

Questo è il motivo per cui le reti di consulenti finanziari che puntano anche alla protezione hanno creato figure di insurance specialist che affiancano i consulenti finanziari o, è il caso di Allianz con Casa Allianz, si decida di investire su un’integrazione delle competenze degli agenti assicurativi e dei consulenti finanziari.

Anche il colosso elvetico Zurich, guidato da Mario Greco, sembra credere in questo mix, avendo manifestato interesse all’acquisizione della rete dei CF di Deutsche Bank.

Vincere questa partita con la giusta alchimia è fondamentale per fare evolvere il mercato in un’ottica in cui a podio vanno tutti: risparmiatori, agenti e consulenti finanziari.

Nicola Ronchetti