EVOLUZIONE DELLA CONSULENZA FINANZIARIA

Bluerating | Giugno 2025

La consulenza finanziaria in Italia è in continua evoluzione, come testimoniato da alcune tendenze in atto da tempo, supportate da alcune evidenze.

La prima evidenza è che sempre più il lavoro del consulente è un lavoro di squadra, basti pensare che oggi il 66% dei consulenti ritiene molto importante il supporto che i colleghi possono dare alla propria attività, nel 2005 la percentuale era del 10%.

Lavorare in team è il nuovo mantra ed è una conseguenza anche di due fattori: la crescita media del portafoglio dei consulenti finanziari, più che raddoppiato nel giro di venti anni; l’acquisizione di clienti con esigenze più articolate.

La clientela private, con consistenze finanziarie mediamente superiori al milione di Euro, si rivolge sempre di più ai consulenti finanziari la cui quota di mercato nel segmento più patrimonializzato è anch’essa raddoppiata.

La seconda evidenza è l’aumento del peso del supporto della mandante nella scelta delle soluzioni di investimento, se nel 2005 il 75% dei consulenti dichiarava di muoversi in modo autonomo nella scelta delle case di investimento, oggi questa percentuale si è ridotta al 34%.

Il consolidarsi di alternative di investimento rispetto ai fondi comuni – EFT, investimenti illiquidi, polizze – richiede certamente un maggior supporto e una sintesi una volta impensabili.   

La terza evidenza è rappresentata dall’allargamento dell’offerta ai temi della protezione e della previdenza integrativa, per i quali i consulenti finanziari necessitano di specialisti e di una struttura dedicata.

Proporre soluzioni di protezione e di previdenza integrativa richiede competenze specifiche e quasi tutte le banche che puntano anche su questa offerta mettono a disposizione team di specialisti che affiancano i consulenti finanziari.

La quarta evidenza è che in questo contesto la consulenza finanziaria intesa come attività da esercitare fuori sede non sembra più un’esclusiva delle reti dei consulenti finanziari.

Quasi tutte le banche stanno abilitando i propri gestori a operare fuori sede attraverso la preparazione all’esame e l’iscrizione all’OCF (L’Organismo di vigilanza e tenuta dell’albo unico dei Consulenti Finanziari).

Tutto ciò è confermato dalla crescita del numero dei bancari iscritti all’Organismo, che vede anche una maggior presenza di donne e di giovani.

La principale banca del Paese – Intesa Sanpaolo – che aveva introdotto nel 2017 il contratto misto dipendente-agente, ha rilanciato questa figura riqualificandola come Global Advisor.

Oggi la Banca può contare su oltre mille Global Advisor, la cui posizione è aperta a diversi livelli di seniority, dai laureati senza esperienza ai professionisti con portafoglio consolidato.

Il percorso di formazione prevede uno stage formativo di 6 mesi con tutor dedicato, e docenti universitari per la preparazione all’esame OCF. Questa formula favorisce l’occupazione e permette alla banca di mantenersi competitiva in uno scenario economico e sociale in continua mutazione.

Si tratta di una novità assoluta anche a livello europeo, questo a testimoniare che la consulenza finanziaria in Italia è un’eccellenza in continuo divenire.

Nicola Ronchetti