TNB LE CINQUE NOVITA’ DELLA NUOVA BANCA

Bluerating | Luglio 2025

Nel mondo della consulenza finanziaria vi sono molte novità, complici le varie OPS incrociate nell’ambito dell’attuale risiko bancario, ma anche la nascita di una nuova banca TNB nata da una costola di Azimut.

Azimut ha siglato un accordo vincolante con il fondo FSI guidato da Maurizio Tamagnini per la creazione di  TNB che sarà una banca di nuova generazione, una fintech, dedicata alla consulenza patrimoniale a individui e a imprese.

A guidarla sarà Paolo Martini decano della consulenza finanziaria e precursore di molte delle novità del settore, tra le quali l’avvio del Wealth Management tra le reti e democratizzazione degli investimenti in economia reale.

Cinque sono le novità che caratterizzano TNB.

La prima è che TNB sarà una piattaforma digitale, costruita attorno alle esigenze specifiche dei clienti e dei consulenti finanziari. Forte di una rete di oltre 900 professionisti e oltre € 25,6 miliardi di masse totali, TNB si posizionerà sin da subito tra le prime dieci reti di consulenti finanziari in Italia, sia per numero di consulenti finanziari che per masse gestite.

La nuova piattaforma digitale, che sarà sviluppata con ION una società fintech fondata da Andrea Pignataro, sarà interamente modellata sul business model di TNB.

La seconda novità è che la nuova banca sarà controllata dal Fondo Strategico Italiano, società di gestione di fondi di capitale per la crescita, fondata da Maurizio Tamagnini, professionista che gode di grande stima e di un’ottima reputazione da parte del mercato e che investe in aziende del mid-market, struttura portante dell’economia italiana che presentano significative opportunità di creazione di valore.

L’acquisto del 80,01% del capitale di TNB avverrà da parte di FSI e i co-investitori (tra i quali management e consulenti finanziari di TNB per il tramite di società di nuova costituzione che li raggrupperanno). Azimut manterrà una partecipazione del 19,99%, accompagnata da un set di diritti di governance, tra cui la nomina di un amministratore e un componente del collegio sindacale.

La terza novità è che i consulenti che faranno parte di TNB potranno avere una compartecipazione fino al 20% del controvalore del capitale di TNB attraverso veicoli ad hoc: aspetto che non ha eguali nel mercato italiano, fatta eccezione per la stessa Azimut che ha previsto un patto di sindacato per i dirigenti e i professionisti, riuniti in Timone.

Il valore fondante dell’iniziativa TNB, è infatti la partecipazione significativa di management e consulenti finanziari al capitale di TNB tramite piani di coinvestimento, tra cui la progressiva assegnazione di capitale di TNB a fronte della diluizione della sola FSI e alcuni Co-investitori, subordinatamente al raggiungimento di obiettivi condivisi.

La quarta novità è l’avvio di una intensa campagna di reclutamento relativa al personale della nuova banca, essere una banca richiede infatti nuove competenze, la presenza di strutture dedicate e funzioni richieste dal regolatore e dal mercato.

La quinta novità sta proprio nella creazione di una banca, nata da una costola di Azimut, che in passato aveva preferito appoggiarsi a partner bancari esterni. TNB sarà il nuovo partner bancario di riferimento del Gruppo Azimut per i servizi bancari, supportando la rete italiana nella gestione operativa della clientela e nell’offerta di soluzioni come conti correnti, conti deposito e servizi bancari digitali avanzati.

Insomma ci sono tutte le premesse perché TNB entri nella partita della consulenza finanzia da outsider.

Nicola Ronchetti