CONSULENZA FINANZIARIA, QUANDO IL BRAND FA LA DIFFERENZA

MF Milano Finanza | Aprile 2024 

Vent’anni fa, se avessimo chiesto ai consulenti finanziari quanto fosse importante per il loro lavoro il valore del brand della banca Rete in cui operano, probabilmente non avremmo ottenuto un consenso così ampio.

Tuttavia, i tempi sono cambiati e anche il ruolo che la consulenza finanziaria ha assunto, sia per volumi che per servizio offerto, ha maggiore responsabilità anche in termini di immagine e valori trasmessi.

Secondo la ricerca “Il valore del brand delle Reti di Consulenza Finanziaria” condotta da Assoreti insieme a FINER, il 71% dei consulenti finanziari attualmente considera il brand della propria banca Rete come un “biglietto da visita” essenziale per il lavoro quotidiano.

Su un campione di 1.000 consulenti finanziari delle principali reti di consulenza intervistati, è emerso che oltre il 69% riconosce l’importanza del brand anche nella creazione di nuova clientela, mentre il 60% lo collega al rapporto di fiducia con i clienti già attivi. In effetti, il brand è diventato un elemento fondamentale anche per rafforzare la credibilità e la solidità per i professionisti del settore.

Per oltre la metà dei consulenti finanziari intervistati, l’immagine della Rete in cui operano è una delle leve maggiormente efficaci per attrarre nuovi professionisti (59%) e giovani talenti (55%). Questo evidenzia un cambiamento significativo nell’approccio al lavoro, in cui l’immagine della Rete è vista come una rappresentazione del team nel suo complesso, piuttosto che come un attributo individuale.

Infatti, circa il 70% dei consulenti considera la credibilità e la capacità del management della Rete come una delle proprietà fondamentali. Ma non è solo il management a giocare un ruolo cruciale: l’offerta di consulenza finanziaria e patrimoniale (66%) e la solidità della banca (61%) per cui operano sono anch’esse fattori rilevanti.

Nella valutazione delle principali caratteristiche delle Reti, i consulenti attribuiscono particolare importanza al “capitale umano” (29%) e, in particolare, all’investimento dell’industria nella formazione continua (31%). L’attenzione ai dipendenti (41%) e ai clienti (49%) è un ulteriore indicatore del ruolo cruciale che la reputazione e la gestione delle risorse umane giocano nell’attrarre e mantenere talenti.

L’immagine aziendale (27%) e gli aspetti legati alla reputazione (57%) seguono da vicino, mentre la qualità dei prodotti e dei servizi (29%) chiude il “podio” delle prime qualità riconosciute alle Reti di consulenza finanziaria.

È imprescindibile riconoscere come oggi il brand non solo funga da ‘biglietto da visita’ per i consulenti, ma sia diventato un elemento chiave nella costruzione di relazioni di fiducia con i clienti e nell’attrarre talenti nel settore. Questo sottolinea l’importanza per le Reti di investire nella gestione e comunicazione del proprio brand oltre che nell’offerta di servizi di alta qualità, per rimanere competitive e attraenti sul mercato. La reputazione e la solidità della Rete sono ora considerate non solo indicatori di stabilità finanziaria, ma anche di affidabilità e professionalità, fattori cruciali per la costruzione dei team di professionisti futuri” ha commentato Marco Tofanelli, Segretario Generale Assoreti.

Così come la solidità finanziaria è cruciale per la sopravvivenza nel settore della finanza, la comunicazione efficace del brand si rivela altrettanto fondamentale. Il brand riflette l’etica aziendale, la gestione del rischio e la capacità di fornire servizi affidabili ai clienti. Per i professionisti del settore, è evidente come una solida reputazione della Rete non solo offre un ambiente di lavoro più stabile e sicuro, ma anche opportunità di carriera più promettenti” ha commentato Nicola Ronchetti, CEO FINER.