CRYPTO SREGOLATE E ATTRAENTI

Investire | Maggio 2021

Sono l’oggetto un po’ oscuro del desiderio, primo perché non sono regolate secondo perché sono apprezzate da chi – e non sono pochi – vede nelle banche e nei mercati finanziari il grande nemico.

Si tratta infatti di un esercito numerosissimo: milioni di giovani millennial, nativi digitali, tra loro alcuni dei più brillanti start upper e dei più abili hacker, ma con una spiccata coscienza ecologica.

Infatti dopo aver scatenato l’inferno a Wall Street parte di questo esercito si è messo ad aiutare chi combatte per preservare il nostro pianeta.

Dai frequentatori del canale Wallstreetbets di Reddit, gli stessi che hanno portato il titolo di GameStop a crescere del 1500% contro le mosse dai fondi speculativi che puntavano a trarre profitto dal suo fallimento, sono arrivati oltre 377 mila dollari al Dian Fossey Gorilla Fund l’organizzazione, nata dopo l’omicidio in Ruanda a fine del 1985 della zoologa statunitense, che molti ricordano per il film Gorilla nella nebbia interpretato da Sigourney Weaver.

“Fuck Melvin capital” e “Jim Cramer’s Tears”, queste le firme di fantasia delle donazioni piovute in un sol giorno, sabato 13 marzo, con canzonature varie dei gestori di hedge fund.

Per la cronaca Melvin Capital è il fondo che si è ritrovato da carnefice a vittima nel caso GameStop. Jim Cramer è invece il celebre conduttore di Mad Money sulla CNBC che è diventato da poco un accanito sostenitore del Bitcoin mentre in precedenza era uno dei suoi detrattori. 

Il caso di Game Stop non è che la punta dell’iceberg, l’episodio più eclatante solo perché ha riguardato il mercato regolamentato, un titolo quotato e ha pestato i piedi a qualche hedge fund che era abituato a colpire e non a essere colpito.

Alla base di queste operazioni vi è una tecnica vecchia quanto l’uomo oggi definita “Pump and dump”, letteralmente gonfiare e scaricare.

Questo comportamento consiste nell’aprire una posizione lunga su uno strumento finanziario e quindi nell’effettuare ulteriori acquisti e/o diffondere fuorvianti informazioni positive sullo strumento finanziario in modo da aumentarne il prezzo.

Gli altri partecipanti al mercato vengono quindi ingannati dal risultante effetto sul prezzo e sono indotti ad effettuare ulteriori acquisti. Il manipolatore vende così gli strumenti finanziari a prezzi più elevati.

Il fenomeno è illegale nei mercati regolamentati, mentre non lo è in quello delle crypto valute e si sta infatti diffondendo anche in Italia proprio a causa della mancata regolamentazione del settore.

Una chicca: tra i social network usati per queste operazioni pare che Telegram società con sede a Dubai, fondata dall’imprenditore russo Pavel Durov sia la preferita in quanto ritenuta più sicura di altre piattaforme.

Una vera e propria giungla: non stupisce quindi che i fondi raccolti da questi intraprendenti ragazzi siano in parte andati a una fondazione a difesa dei gorilla.

Nicola Ronchetti